• 21 Novembre 2024 12:32

F.A. MAGAZINE

Blog della Scuola Media F. Albert di Lanzo Torinese

Una settimana tra le onde e… la buona cucina

La Liguria è una tappa ideale per chi desidera, oltre al sole, la spiaggia e qualche tuffo, gustarsi qualche piacevole piatto.

Vi consiglio un’ottima merenda con la Focaccia di Recco.

Farina 00, olio extravergine di oliva, acqua, sale, crescenza freschissima e un tegame di rame. Questi sono gli ingredienti utilizzati dai maestri focacciai per preparare la tipica e squisita focaccia di Recco, località della Riviera ligure di Levante che si estende in una piccola insenatura del Golfo Paradiso, ad ovest del promontorio del monte di Portofino.

Indicata nel 2015 nel registro ufficiale europeo delle Dop e Igp, la focaccia di Recco si riconosce per la sua sfoglia particolarmente sottile farcita con uno strato di formaggio fuso che presenta una leggera nota acidula e una consistenza cremosa.

La sua storia è molto antica. Si racconta che la focaccia al formaggio fosse già presente nel 1189 sulle tavole imbandite per accogliere i crociati liguri prima della partenza per la Terza Crociata.

Essa sarebbe nata quando la popolazione recchese fu costretta a cercare rifugio nell’entroterra per sfuggire ai Saraceni: avendo a disposizione olio, formaggetta e farina, venne preparata questa focaccia ripiena di formaggio cotta sulla pietra di ardesia.

Negli anni ’50 del Novecento la focaccia di Recco ha favorito il “turismo di gola” e si racconta che negli anni ’60 abbia reso piacevoli le notti degli artisti che si davano appuntamento nel comune ligure.


E dopo una giornata di sole cosa c’è di meglio di un primo piatto della cucina ligure?

Per la cena vi consiglio i pansoti genovesi.

I pansoti genovesi (il nome viene dal dialetto ligure: “pansa” significa pancia e ne ricorda la forma) sono una pasta fresca simile ai ravioli con la tipica forma di mezzaluna con un ripieno di bietole, borragine, erbe di campo, ricotta e prescinsôea (un formaggio che si trova nella provincia di Genova) accompagnati da una cremosa salsa alle noci, preparata rigorosamente con il mortaio.

Anche se, secondo la tradizione, il piatto avrebbe quasi 100 anni, questo tipo di pasta ripiena è diventato famoso a partire dal 1961 quando la ricetta è stata presentata al festival gastronomico di Nervi (Genova) e si è diffusa sui quotidiani.

Si pensa inoltre che i pansoti con la salsa di noci siano nati a San Martino Noceto (Rapallo) per la presenza di alberi di noce che permettevano la preparazione della salsa. Ogni anno il 25 aprile a Santa Croce, sopra Sori (Genova) si organizza un vero e proprio evento in onore della tradizionale ricetta: i pansoti vengono fatti a mano la mattina stessa e successivamente portati in chiesa. Tutti hanno la possibilità di vedere come si fanno secondo tradizione.


Per terminare la giornata il consiglio è gustare un Bacio di Alassio, un biscottino formato da due semisfere fragranti a base di cacao e nocciole, unite rigorosamente a mano l’una all’altra attraverso una crema di cioccolato.

Nati intorno al 1910, sarebbero invenzione di Rinaldo Balzola, pasticcere della Real Casa Savoia, che grazie al suo Caffè Pasticceria Balzola ha trasformato il dolcetto in un souvenir gastronomico da portare ad amici e parenti al ritorno dalle vacanze al mare.

Fatelo anche voi, li farete sicuramente felici!

Filippo Maria Raimondi