LANZO – Una tradizione che va avanti da secoli, una tipica zuppa delle valli, che riesce a ancora a sorprendere il palato con sapori tradizionali , la Cisrà . Questa tipica zuppa verrà preparata nella Casa dei Ceci, a Lanzo , nei giorni della Pentecoste, cioè cinquanta giorni dopo la domenica di Pasqua . Il lavoro inizierà già venerdì 17 maggio con la preparazione di tutto l’occorrente, poi sabato la zuppa ribollerà nei grandi pentoloni per tutto il giorno e tutta la notte. La mattina seguente, domenica 19, il parroco benedirà la zuppa e successivamente sarà distribuita.
La Cisrà ha una storia antichissima, che ebbe inizio nel 1728 quando, Giuseppe Allemano , un mercante di Viu’ ma residente a Lanzo , fece una donazione di 2000 lire al Comune per aiutare i meno fortunati . Così si decise di creare questa zuppa di ceci. Sono stati scelti proprio i ceci perché hanno un alto potere calorico e sono poco costosi.
Per la preparazione della Cisrà servono:
- 100kg di patate
- 100kg di ceci
- 10kg di carote
- 10kg di cipolle bionde
- 8kg di sedano
- 1 cassa di aromi
- 30kg di costine
- 10kg di zampini di maiale
- 4kg di sale grosso
≪ Anche quest’anno – afferma il vice sindaco Fabrizio Casassa – saranno coinvolti gli studenti dell’indirizzo alberghiero della scuola secondaria di secondo grado Federico Albert. Poi sabato la grande preparazione della zuppa e in serata non mancheranno intrattenimenti ed eventi. Le attività commerciali proporranno vetrine a tema e i ristoranti menù a base di ceci. Quest’anno poi verrà preparato un pentolone in più di zuppa e, a riguardo vorrei ringraziare tutti i volontari che si impegnano ogni anno per la realizzazione, dalla pulizia delle verdure alla cottura che va avanti tutta la notte.
Una bellissima tradizione che quest’anno vogliamo espandere ulteriormente. Il senso profondo della Cisrà rimane però quello di un tempo, quello della condivisione. Infatti il ricavato dell’evento, che fa parte del progetto “Un Ponte per un sorriso”, servirà per donare un aiuto a chi ne ha più bisogno≫.
Chiara Marietta e Massimo Paladino